palazzo33
Tutte le persone

Fausto Florenzano - Palazzo Baronale

Loading map...

Fausto Florenzano - Palazzo Baronale


"Ci troviamo al primo piano della loggia - cosiddetta dei finestroni - la quale affaccia direttamente sul cortile degli aranci.
Una curiosità: esiste ancora nel cortile un vecchio arancio, probabilmente risalente al Settecento, vivo attraverso la sola corteccia.

Si tratta di un'abitazione molto antica; forse un casino di caccia o, ancora, una costruzione legata al controllo del territorio.
Le origini storiche del Palazzo Baronale risalgono, infatti, al 1390, o comunque alla fine dell'epoca medievale - quando il Casale di Morigerati, insieme al Casale di Sicilì, fu regalato in dote ad una nobildonna, Cubella di Pietrafissa, che sposò un certo Matteo Comite di Salerno.
Dopo varie vicissitudini, il feudo venne, infine, diretto dalla famiglia De Stefano.
L'edificio fu pesantemente rimaneggiato alla fine dell'Ottocento - quando la proprietà, passata alla famiglia Gallotti, venne in parte smembrata a seguito di un esproprio da parte della Chiesa. Tutto il Novecento fu, poi, caratterizzato da una fase di estrema povertà.

Da sempre, qui a Morigerati, vi è stata un'accoglienza specifica - legata, per esempio, al pellegrino che arrivava dai paesi limitrofi, soprattutto in onore e in occasione delle celebrazioni del santo protettore del paese, che è San Demetrio.
Era infatti tradizione comune che ogni stalla, ogni luogo al coperto venisse offerto gratuitamente per ospitare i pellegrini; una tradizione portata ai massimi livelli proprio da due singolari figure della mia famiglia, Clorinda e Modestina, che spesso accoglievano in casa persone umilissime.
È bello raccontare che la porta del Palazzo aveva sempre la chiave nella toppa - sia che arrivasse il pellegrino, sia che arrivasse il visitatore, sia che arrivasse il signore che vendeva le mercanzie: sapevano tutti di poter entrare, di potersi riscaldare accanto al camino in inverno, di ricevere una tazza di caffè. E l'idea di mantenere quella porta sempre aperta, come è stato nei decenni passati, è adesso il mio principale obiettivo.

A questo proposito, abbiamo creato un'associazione culturale, proprio a nome di Clorinda e Modestina Florenzano; le due sorelle che hanno promosso il turismo e dato vita alla raccolta di oggetti oggi facente parte del Museo Etnografico del paese".

Contatti

  • Fausto Florenzano